Cappella del cimitero

Asola





Cripta


San Rocco e San Sebastiano

Asola

Situato in via Ziacchi adiacente l'ala vecchia dell'ospedale. È dedicata ai santi Rocco e Sebastiano.
Chiamata anche la Chiesa dell'Ospedale, fu iniziata nel 1475 in un'area del vecchio castello e venne consacrata nel 1506.
L'interno è a navata unica con soffitto a botte e le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto.
Giovanni Antonio de Fedeli, residente ad Asola, fu l'autore incaricato nel 1543 degli affreschi della volta a botte (finti cassettoni inseriti in un complesso reticolo geometrico); delle cappelle laterali ad archi a tutto sesto, decorate a grottesche con medaglioni di profeti, cesari e re barbari, e soprattutto del Compianto del Cristo Morto, nella lunetta dell'abside sopra l'altare maggiore, direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal Pordenone nel Duomo di Cremona.
Su una parete laterale una lapide ricorda i caduti per la Patria, mentre in controfacciata si osserva la grande iscrizione sotto il leone rampante dello stemma asolano e il profeta Ezechiele, che risale all'epoca del restauro operato dal mantovano A. Raffaldini con la collaborazione dell'asolano G.A. Margoni.
Il pavimento in palladiana viene sostituito all'originario nel 1959.
(wikipedia)



Interno

Foto Il cacciatore d'arte


Santa Maria al Lago




Chiamata anche Chiesa dei Disciplini Rossi o in Betlemme, la chiesa di Santa Maria del Lago è un edificio religioso di Asola bassa nel rione Santa Maria, in Via Nazario Sauro, al tempo delle piene del fiume Chiese sede di acquitrini e ranocchi (Via Cantarane e l'intitolazione al Lago ne sono un ricordo).
La costruzione risale al 1570 e terminò nel 1585, come si legge nella lapide murata sulla facciata, subendo nel tempo vari rimaneggiamenti che hanno interessato soprattutto le parti decorative.
Sorge sui resti di una più antica cappella dedicata a Santa Maria, molto venerata già agli inizi del Cinquecento.
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno, a navata unica con soffitto a botte affrescato e altari laterali, è stato rimaneggiato secondo il gusto barocco con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'Assunzione della Vergine, tela a olio dipinta da Orazio Lamberti (1552-1612), originario di Cento di Ferrara, che visse a lungo ad Asola, operando anche a Mantova e Cremona.
Il primo altare che si trova entrando, alla parete sinistra, è stato realizzato dalla scuola dei Disciplini Rossi e riunisce nel quadro le figure care alla spiritualità della scuola: la Trinità, Sant'Ambrogio e San Carlo Borromeo. Interessante la presenza nel paliotto di due bassorilievi rappresentanti i disciplini in preghiera, rispettivamente un confratello e una consorella, che attesta come l'appartenenza a questa confraternita fosse permessa anche alle donne.
Ai lati dell'altare si osservano rilievi a stucco con episodi della vita di San Carlo Borromeo: un momento in cui il Santo elargisce elemosine e l'archibugiata del 1569 che lo colpì lasciandolo illeso.
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di Maria e al centro si osserva L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra nella gloria degli angeli.
Ogni anno, il 5 agosto, vi si festeggia la sagra di Santa Maria, la Madonna della Neve.




(wikipedia)


Chiesa dei Disciplini Bianchi





Situata in Via Oberdan, a fianco della cattedrale, la chiesa dei Disciplini Bianchi prende il nome dalla confraternita dei Disciplini Bianchi, che ne fece la propria sede. È detta anche Chiesa di Santa Maria Della Misericordia.
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del Settecento, periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto barocco della facciata.
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il presbiterio sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto.
L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del Santo Sepolcro e in essa veniva custodita la statua del Cristo Morto di Clemente Zamara. Qui i confratelli, scesi i pochi gradini, si trovavano in raccolta intimità con il Cristo deposto e praticavano il rito della flagellazione: la meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei Disciplini.
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla Madonna del Carmine, sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla Natività (a sinistra) e ai santi Francesco da Paola, Giovanni Nepomuceno, Faustino e Giovita (a destra).
Dietro l'altare principale, attraverso scalette, porticine e corridoi, si arriva alla sede della Corale Santa Cecilia, in attività dal 1940
(wikipedia)






Oratorio Pieve Cadelora

Asola









Chiesetta San Francesco di Paola

Sorbara






Nel palazzo di famiglia, il 22 marzo 1775, nacque il conte Paolo Tosio, che divenne un importante collezionista d'arte. La nobile famiglia si stabilì a Brescia, ma soggiornò spesso in campagna nella casa di famiglia.
Il 12 marzo 1832 il conte decise di donare il suo palazzo (restaurato nel 2009), la chiesa e la piazzetta antistante del borgo ai cittadini di Sorbara.

La chiesa si trova al centro della frazione, posta tra due edifici. La facciata è divisa in due ordini sovrapposti separati da un cornicione. Nella parte bassa vi sono lesene di ordine dorico che dividono la facciata in tre parti; in quella centrale si trova il portale ligneo di ingresso. Nella parte alta, la ripartizione è la medesima, ma le lesene sono di ordine composito e sorreggono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Alle estremità di quest'ultimo si elevano due obelischi. In corrispondenza della porta centrale, nella parte alta, si apre una finestra rettangolare con parte superiore curvilinea.
La pianta è ad un'unica navata terminante in uno stretto presbiterio che si conclude in un'abside rettangolare.
(Beweb)

 



Chiesa di San Pietro

Asola




1700 - 1800 (costruzione chiesa)

Non si hanno molte notizie relativamente alla chiesa di S. Pietro. La sua costruzione dovrebbe risalire al XVIII secolo.
La chiesa prospetta su una piccola piazzetta. La facciata è caratterizzata da un'accentuata verticalità sottolineata da alte lesene di ordine dorico, che partendo da un alto basamento arrivano fino sotto al cornicione su cui è impostato il timpano triangolare. Al centro della facciata si trova il portale ligneo d'ingresso e sopra a questo una grande finestra con la parte superiore ad arco.
La chiesa è ad un'unica navata, con cappelle laterali, e termina in un presbiterio e abside rettangolari.
(Beweb)

 



Oratorio

Seriola








Parrocchia di Castelnuovo di Asola

Nella visita pastorale del 1566 viene riportato che, oltre alla parrocchiale di Castelnuovo, vi era la chiesa di Sant’Imerio “in qua ecclesiastica sacramenta administrantur” (Guerrini 1940 b).
Si ha notizia inoltre di una chiesa dedicata a Santa Margherita, ora scomparsa (Besutti 1913).





Parrocchia di Asola Tel 0376/710123