Chiesetta Beata Vergine Maria del Rosario
Ponteventuno
Piccola chiesa costruita nel 1952 su iniziativa di mons. Amari, nella
quale viene celebrata la Santa messa domenicale ed una
infrasettimanale.
La chiesa è in stile neoromanico. La facciata è molto
sobria ed è caratterizzata da un basamento in marmo bianco da
cui parte un arco, in mattoni a vista, in rilievo rispetto alla parte
intonacata. Centralmente si trova il portale d'ingresso sopra al quale
è collocalta una finestra circolare contornata da una cornice in
mattoni a vista. La pianta è rettangolare ad unica navata
illuminata da monofore posizionate sulle pareti laterali.
(Beweb)
Nell'ambito del territorio parrocchiale ci sono pure la cappellina di San Marco, dove è custodita un'immagine del Santo, e un tempietto votivo dedicato alla Madonna, posto in fregio alla Cisa.
Oratorio Santa Maria Maddalena
Via Parenza Alta Pietole
Cappella Beata Vergine Maria del Rosario
"Corte Virgiliana"
In queste cappelle si celebra la Santa Messa soprattutto durante il mese di maggio.
Cappella ai Caduti
Pietole di Borgo Virgilio
Cappella ai Caduti eccidio della Corte Panzina e cippo a Cortellazzi.
Cappella
con lapide posta a ricordo delle vittime dell’eccidio della Corte
Panzina avvenuto il 26 aprile 1945, nel territorio di Pietole di Borgo
Virgilio.
A lato della cappella vi è un cippo a ricordo di Gino
Cortellazzi, una delle vittime dell’eccidio.
Si tratta di una struttura in muratura con tetto a spiovente sulla cui
sommità svetta una croce. Vi si accende da una porta a vetri a
doppia anta, a sua volta protetta da una robusta grata di metallo.
Sopra l'ingresso è posta una lastra rettangolare di marmo con
una semplice dedica alla Madonna (“Ave Maria”) composta da
caratteri di bronzo in rilievo. All'interno un altarino in marmo
racchiude la lapide. Questa, sempre dello stesso materiale e di forma
quadrata, riporta nell'epigrafe la comune data di morte, i nomi dei
Caduti disposti in ordine alfabetico, ognuno con la propria età.
I caratteri sono di bronzo ed in rilievo. Nella parte centrale della
lapide sono collocate le immagini dei 4 partigiani fucilati nei pressi
della Corte Nespolo, ciascuna racchiusa in un ovale di bronzo. Sopra
l'altare vi è un dipinto raffigurante un Cristo Redentore. Sui
fianchi interni della cappella, infine, si trovano due mensole e due
lampade votive.
Oratorio Sant'Antonio da Padova
Corte Carbonella
San Cataldo Borgoforte
1650 - 1800
Parrocchia di Cerese
Nel territorio della parrocchia sono presenti l'oratorio di San Maurizio e Sant'Anna detto La Cappelletta (Visita Cattaneo 1676) attestato anche all'inizio del secolo XX, quando lo si dice eretto nel 1610, e un oratorio privato dedicato a S. Sebastiano.
(Visita Origo 1901).
Parrocchia di Pietole
Nel territorio parrocchiale si trova fin dal
secolo XVII l'oratorio di Santa Maria
Maddalena a Parenza, che nel Novecento
appartiene all'avvocato Oreste Mantovani;
inoltre nel secolo XX è citato anche l'oratorio
della Madonnina a Cappelletta, appartenente
all'avvocato ebreo Cesare Finzi (Visita Origo
1901).
Parrocchia di Borgoforte
Nel territorio della parrocchia è presente l'oratorio o chiesa della Beata Vergine, una volta dei soppressi Padri Serviti, di giuspatronato del marchese
Claudio Gonzaga (Visita Cattaneo 1676); l'oratorio nel 1775 è
intitolato all'Immacolata Concezione, di giuspatronato della
famiglia Gonzaga Rangoni (Visita Pergen 1775).
Parrocchia di Romanore
Nel 1985 la parrocchia ha nella sua
giurisdizione la chiesa della Beata Vergine
del Rosario in Ponte Ventuno, officiata dal
parroco di Romanore (Annuario diocesi
Mantova 1985).
Parrocchia San Cataldo
Nel territorio parrocchiale si trovavano nel
1676 gli oratori di Sant'Antonio da Padova,
costruito in quel tempo dal marchese Carlo
Carbonelli vicino al suo palazzo ad Olmazzo,
e l’oratorio di San Bernardino, sempre ad
Olmazzo, non officiato da anni (Visita
Cattaneo 1676).
Anche nel Settecento è riconfermata
l’esistenza dell’oratorio pubblico di
Sant'Antonio da Padova detto della
Carbonella, di giuspatronato dei conti
Palazzi, in quanto eredi dei conti Carbonelli;
l'altro intitolato a San Bernardino è in questo
periodo di giuspatronato dei canonici della
cattedrale di San Pietro di Mantova Giulio
Cesare e Giuseppe Muti.
Quest’ultimo non è
citato nella visita pastorale del vescovo
Origo, che menziona solo l’oratorio pubblico
di Sant'Antonio da Padova (Visita Origo
1901).
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