Santuario San Luigi Gonzaga
Castiglione delle Stiviere
http://www.santuariosanluigi.it/
Il Santuario
L'organo
S. Messa 2021
Culturando
Chiusura anno aloisiano 2019 (card. Bassetti)
La Tenda
Opera di Mario Loddo
Santuario Madonna della Rosa
Ghisiola Castiglione delle Stiviere
https://santuarioghisiola.altervista.org/
La Ghisiola dal drone
Oratorio dei Disciplini
Castiglione delle Stiviere
Venne edificato a navata unica nel XVI secolo per volere di Aloisio Gonzaga, marchese di Castel Goffredo e nonno di San Luigi.
Fu destinato alla Confraternita dei Disciplini, che si costituì a Castiglione agli inizi del Cinquecento.
Nella chiesa affollata di fedeli, il 3 marzo 1590, San Luigi, durante
il suo ultimo soggiorno a Castiglione, tenne il famoso sermone
dell'Eucarestia, come ricordato dalla scritta sul portale della
facciata.
(wikipedia)
Famedio
Castiglione delle Stiviere
1640
In
via Garibaldi si trova un tempio a pianta ottagonale, oggi adibito a
Famedio (tempio degli uomini illustri) in onore dei caduti di tutte le
guerre. In origine la chiesa era dedicata alla Madonna del Rosario: fu
infatti su richiesta della Compagnia del Santissimo Rosario che
Ferdinando I Gonzaga ne ordinò la costruzione nel 1640. La
chiesa venne sconsacrata alla fine del ‘700 e riconsacrata come
Famedio nel 1922. Nello stesso anno fu demolito il campanile a cuspide,
pericolante dopo il fulmine che lo colpì nel 1903, fu rifatta la
copertura, e l’edificio fu innalzato di qualche metro con la
sovrapposizione sul tetto di una edicola con la statua della Vittoria.
(http://www.valorecastiglione.it/famedio/)
- Aperta solo nei giorni 4 Novembre e 25 Aprile di ogni anno.
- Indirizzo: via Garibaldi – Castiglione delle Stiviere (MN)
- Telefono: 0376 638037
Chiesa di San Sebastiano in Castello
Castiglione delle Stiviere
L'edificio
sorge all'interno delle mura del castello di Castiglione delle
Stiviere, sopra una collina che domina la città.
Edificata nel 1577 per volere del marchese
Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione in segno di
ringraziamento per essere scampato alla peste del 1576. Fu il luogo di
raccoglimento prediletto di san Luigi Gonzaga, che dal 1610 al 1679
ospitò una sua reliquia.
L'edificio era destinato ad accogliere le spoglie
dei signori Gonzaga. Al suo interno trovò sepoltura solo nel
1600, in quanto scomunicato, Rodolfo Gonzaga, che morì
assassinato il 3 gennaio 1593 a Castel Goffredo. La madre Marta Tana
ricorse al papa Gregorio XV ed ottenne la ribenedizione della salma e
la sua sepoltura in terra consacrata.
L'interno, a navata unica, è destinato ad accogliere funzioni religiose della parrocchia.
(wikipedia)
Chiesa Madonna del Noce (dei Cappuccini)
Castiglione delle Stiviere
Situata sulla
sommità di una collina, è dedicata a san Francesco e deve
il suo nome ai frati Cappuccini che l'hanno gestita per circa due
secoli. La sua edificazione, nel 1608, assieme all'attiguo convento, fu
voluta dal terzo marchese di Castiglione Francesco Gonzaga, fratello di
san Luigi.
Inaugurata nel 1610, è stata collocata in una zona periferica
all’asse della città verso sud-est, alla sommità di
una collina, in prossimità di una fonte d’acqua.
Il complesso è orientato a Ovest con pianta tipo “tirolese” e un perfetto rapporto lunghezza larghezza.
All'interno è conservato un reliquiario
in ebano con l'immagine miracolosa della "Madonna del noce", scultura
che rappresenta la Vergine con in braccio Gesù bambino.
Nella chiesa trovarono sepoltura alcuni membri dei Gonzaga di Castiglione:
Bibiana von Pernstein (†1616), moglie di Francesco Gonzaga
Francesco Gonzaga (†1616), terzo marchese di Castiglione
Bibiana Gonzaga (†1633), figlia di Luigi
Ferdinando I Gonzaga (†1675), figlio di Francesco
Luigi Gonzaga (†1650), figlio di Ferdinando I
Chiesa dei Capuccini - Tomba di Francesco Gonzaga XVII sec.
Opera di Mario Loddo
Chiesa della Palazzina
Castiglione delle Stiviere
La chiesa si trova sulla sommità di via Palazzina, fu costruita
nel 1662 durante il principato di Ferdinando I e fu dedicata alla Beata
Vergine della Visitazione.
L’opera fu realizzata in brevissimo tempo grazie al concorso di
elargizioni private, in particolare a quelle del farmacista
castiglionese Cesare Nicolazzi Romano che aveva scoperto in quel luoghi
muri affrescati e un’antica pittura che raffigurava la Madonna
col bambino (1300).
La sua importanza è dimostrata dagli ingenti benefici ad essa
collegati che furono affidati ai notabili del paese (il canonico
Brescianelli è lì sepolto).
All'interno dell'edificio sacro sono degni di attenzione: un affresco
variamente ritoccato raffigurante la Madonna con il Bambino e un
paliotto d'altare contenente varie reliquie. L'affresco della volta
rappresenta la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, opera del
pittore contemporaneo Franco Ferlenga (1936).
Chiesa a navata unica con presbiterio, con volta a botte lunettata dipinta.
Opera di Franco Susio
Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmine
Castiglione delle Stiviere
La chiesa è stata edificata nel 1936 dagli abitanti della borgata Fontane.
La facciata principale è rivolta a Nord-Ovest, è molto
semplice, ha un portale affiancato da due paraste con sovrastante
architrave, con due paraste da angolo, cornicione e timpano con
soprastante croce metallica.
L’interno è a navata unica senza cappelle con altare.
Oratorio Collegio delle Vergini di Gesù
Castiglione delle Stiviere
Chiesa di San Francesco Saverio
Castiglione delle Stiviere
La chiesa venne edificata intorno all'anno 1750.
La facciata si sviluppa su un ordine di lesene sormontato da un timpano triangolare.
Lo stile fa riferimento al XVIII secolo.
Gli esterni sono realizzati in sassi e scarto di mattoni e pietre bianche di fiume.
L’interno è formato da un’unica aula rettangolare
senza nessuna cappella laterale. Sono stati realizzati in altorilievo
pilastri.
(Beweb)
Chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
(Chiesa della Buona Morte)
Castiglione delle Stiviere
Detta anche Chiesa della Buona Morte perché un tempo era sede dell'omonima confraternita.
Costruzione
seicentesca con una singolare facciata a riquadri e un frontone
sormontato da tre cuspidi terminanti con tre croci. Sopra il portale
d'ingresso, in marmo bianco, un affresco murale della deposizione di
Gesù dalla Croce attribuita agli artisti Bosio e Saraceni. La
ricchezza pittorica dell’interno ne valorizza la
semplicità architettonica ad una sola navata. Cesti di fiori e
ricchi fregi vegetali completano la decorazione della volta.
(Beweb)
Al centro del
soffitto spicca, contornato da una cornice barocca, un piacevole
affresco di una scena apocalittica: l’arcangelo Michele sottrae
il Bimbo appena nato dalle fauci del drago. Cesti di fiori e ricchi
fregi vegetali completano la decorazione della volta.
Sulla parete di sinistra si evidenzia un quadro, anch’esso una
Deposizione dalla croce, databile 1600. Lo stesso tema è ripreso
dallo stendardo, ancor oggi ben conservato, appartenente alla
Confraternita della Buona Morte.
Sulla parete di destra si può ammirare il Crocifisso ligneo su
drappo rosso. Quest’opera è stata oggetto di particolare
venerazione, come testimoniano gli ex voto posti a fianco del Cristo.
Sulla volta del presbiterio sono dipinti due angeli che innalzano al
cielo due ghirlande di rose in onore di Maria Assunta, raffigurata
nella pala dell’altare con ricca simbologia apocalittica. Il
dipinto è firmato da Marcantonio Bosio e Antonio Saraceni.
Ai lati dell’altare due graziosi angioletti reggitorcia,
probabilmente della stessa epoca e dello stesso autore del citato
Cristo in Croce.
Sulla cantoria troneggia il mobile-cassa dell’organo, purtroppo
mancante della parte meccanica: originale la lavorazione di due banchi
di preghiera a linea curva e con ricchi intarsi.
Mobili d’epoca si trovano soprattutto nel locale sagrestia, a
cominciare dall’antico coro. Di valore sono poi una credenza a
due ante, un armadio di foggia rinascimentale e un cassettone
sormontato da un’alzata a tre antine e sécretaire per lo
stemma. Molti lavori in legno vengono attribuiti alla bottega
Ceratelli, una famiglia di valenti ebanisti castiglionesi provenienti
da Medole.
Appese alla parete, sempre nel vano sagrestia, ci sono ancora altre
preziose curiosità di carattere storico ed artistico. In un
quadro è riportato, in grafia elegante, l’elenco dei 60
soci della Confraternita con i relativi incarichi. Vi è poi un
altro Cristo in Croce che fino alla metà del XX secolo veniva
portato in processione, lungo le vie del quartiere, in occasione della
quinquennale festa del Crocifisso.
Dalla sagrestia si accede ad altri interessanti locali che sono stati
ristrutturati. Da lunga tradizione il quartiere della Buona Morte
celebra, con un triduo di preparazione, la Festa del Crocifisso che
cade, ogni anno, il lunedì successivo alla festa di San Martino
(11 novembre). Ogni cinque anni la festa assume i contorni
folcloristici della sagra paesana e il quartiere si anima per il rito
della processione religiosa.
(https://www.lecicloviedelpo.movimentolento.it/it/resource/poi/poi-1345/)
Piazza della Buona Morte Castiglione delle Stiviere 1906
Chiesetta Maria Madre della Chiesa
Belvedere Castiglione
1973 - 1974 (costruzione chiesa intero bene)
I lavori della chiesa iniziano nel 1973 per volere del parroco Don Umberto Campana.
Il centro è stato pensato come luogo di evangelizzazione e di unione.
E' costituito dalla sala cappella, dalle aule e dall'abitazione del custode.
Presenti un pregevole organo in legno di cipresso, opera di Tisi di
Montichiari, Pala della Risurrezione: Cristo risorto di Gino Salvarani,
le vetrate del Maestro Riccardo Darra dell'officina Lavorazione
artistica del vetro, di Cavriana.
Si presenta ad un’unica navata con presbiterio, molto semplice di recente costruzione.
Chiesa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Botteghino
1974 (costruzione chiesa intero bene)
Il Vescovo di
Mantova benedice la nuova chiesa a forma ottagonale nel quartiere
"Botteghino", interamente opera degli abitanti del quartiere che
l'hanno progettata, costruita e successivamente abbellita.
(Beweb)
Chiesa di San Vigilio
Si trova nella
frazione di San Vigilio, sulla strada provinciale per Medole.
La
chiesa fu eretta dai monaci trentini nel ‘700 sulle rovine di una cappella molto più antica.
Chiesetta di Santa Maria Maddalena
Prede
XVIII sec.
La chiesa si affaccia su un piccolo sagrato e si trova nella frazione di Prede.
La facciata principale è rivolta a sud, è bipartita,
nella parte inferiore c’è il portale affiancato da due
paraste con sovrastante timpano e da due paraste d’angolo; la
parte superiore ha quattro lesene con capitello ionico, il timpano e
finestra centrale.
L’interno è a navata unica, senza cappelle con copertura a botte.
(Beweb)
Chiesetta Convento San Pietro
Castiglione delle Stiviere
È l'edificio religioso più antico della città.
Venne edificato in epoca longobarda nel 723 da due pellegrini originari
di Lucca, i fratelli Aurinando e Godefrido e nel 752 passò
all'abbazia di Nonantola, mentre risale al 1530 l'insediamento
dell'Ordine dei Servi di Maria.
Il convento venne soppresso nel 1780.
Nella chiesa venne sepolto inizialmente il primo marchese di
Castiglione Ferrante Gonzaga, padre di san Luigi, morto il 13 febbraio
1586 e traslato il 17 febbraio nella chiesa di San Francesco a Mantova,
mausoleo dei Gonzaga, per suo volere.
(wikipedia)
Convento di Santa Maria
Santa Maria Castiglione
Il convento di Santa Maria in località Santa Maria di Castiglione delle Stiviere è un cenobio fondato nel 1496.
Situato nel cuore delle colline attorno a Castiglione delle Stiviere,
in una zona già abitata in epoca romana, fu fondato dall'eremita
padre Girolamo Redini di Castel Goffredo, istitutore della
Congregazione degli Eremiti di Santa Maria in Gonzaga ed eretto presso
i ruderi della villa romana.
Fu rimaneggiato nei primi anni del Cinquecento dal marchese Luigi
Gonzaga, nonno di San Luigi, che lo donò ai Frati Minori di San
Francesco, detti "Zoccolanti", dopo l'abbandono del convento da parte
degli Eremiti di Santa Maria.
Divenne il luogo di villeggiatura preferito dal marchese Ferrante
Gonzaga e dalla consorte donna Marta Tana, che qui venne inizialmente
sepolta e nel 1804 traslata nel duomo di Castiglione delle Stiviere.
Fra le sue mura nel 1584 vi si ritirò San Luigi Gonzaga in
preghiera, dopo i ripetuti scontri con il padre Ferrante per il suo
proposito di abbracciare la vita religiosa. La sua cella è stata
trasformata in cappella in suo onore.
Sconsacrato nel 1798 subì negli anni seguenti danni molto
ingenti che portarono alla demolizione di una parte dell'edificio e
della chiesa. L'unica ala che sopravvive oggi, e che è ancora
visibile, era unicamente adibita alla famiglia dei Gonzaga.
L'immobile dal 1846 appartiene al Collegio delle Nobili Vergini di Gesù.
(wikipedia)
Resti di un'antica villa romana
Foto Rosanna Susio
La fonta sacra di Santa Maria nei sotterranei del convento.
Un'ancestrale
fonte d'acqua purissima e freschissima sotto un'imponente cupola di
pietra che la leggenda vuole essere stata costruita dagli Etruschi
spintisi fino al Garda.
Un
luogo straordinario e misterioso, da cui partirebbe un lungo cunicolo
che porterebbe al castello dei Gonzaga sulla collina che domina la
città.
(Xplora - Oltre i confini )
Convento S. Maria
Convento dal drone
Gozzolina
Cappella del cimitero
Castiglione
Parrocchia di Castiglione delle Stiviere
Nella visita pastorale del
1566 viene riportato che la “plebs” di
Castiglione delle Stiviere “habere
infrascriptas ecclesias”: chiesa di San Vigilio,
chiesa della Beata Vergine Maria, chiesa dei
Santi Fabiano e Sebastiano, monastero di
San Pietro (Guerrini 1940 b).
Nel 1654 erano
presenti la chiesa di Santa Maria di Loreto
con il monastero degli Osservanti, la chiesa
di San Pietro con il monastero dei Serviti, la
chiesa di San Francesco con il monastero dei
Capuccini, la chiesa di San Luigi Gonzaga
con il collegio dei Gesuiti, l’oratorio e
monastero delle Vergini Prelate, l’oratorio
dell’Assunta per i Disciplini, l’oratorio
dell’Immacolata per i confratelli della Morte,
l’oratorio della Beata Vergine del Rosario,
l’oratorio di Santa Maria della Rosa, l’oratorio
dell’Esenta*, l’oratorio di San Giuseppe,
l’oratorio di San Vigilio, l’oratorio palatino in
“Palatio Plateae”, l’oratorio dei Santi Fabiano
e Sebastiano, un oratorio “in arce” (Guerrini
1918).
* (Ad un oratorio dedicato a S. Marco "in contrata Exemptae"
si accenna in documenti del 1654 ma doveva essere ben più antico, dato
che il vescovo nella visita pastorale del 1657 si sente già in dovere
di ordinare che venga riparato l'altare e deve registrare un legato
disposto da G.B.Pedercino (1630) per messe di suffragio alle quali poi
si aggiunsero legati di Antonio Petrocino, di un Desenzani ecc. così
che nel 1684 vi veniva celebrata la messa tutte le feste. La chiesa
minacciava rovina nel 1722 per cui qualche tempo dopo venne ricostruita. La
chiesa di Esenta rimase legata a Castiglione fino al 1784 quando
Castiglione stessa si staccò dalla diocesi di Brescia per passare sotto
quella di Mantova. La
chiesa settecentesca a croce greca è particolarmente elegante e
arieggia l'architettura del lonatese Paolo Soratini. Mossa e varia
è la
facciata con un semplice bel portale maggiore. L'altare maggiore
semplice ed elegante è in marmo adorno di begli angioletti. La
pala
raffigura S.Marco e S.Bernardino. Sulla cantoria sta un'interessante
tela che rappresenta S.Luigi Gonzaga, fra un volo di angeli, attribuita
al Celesti. Medaglioni settecenteschi raffiguranti Dio che consegna la
tavole della legge a Mosé, e l'Angelo custode ornano la volta,
mentre
nei pennacchi della cupola sono rappresentati i quattro Evangelisti -
Da
http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=ESENTA_(2)).
UP Aloisiana Tel 0376.638037
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