Santuario Madonna della Possenta

Ceresara




https://santuariodellapossenta.altervista.org/



Opera di Alessandro Dal Prato



Oratorio Regina della Pace

Capannelle Ceresara









Pieve Santa Maria del Pilar

Corte Pioppazza Ceresara











Oratorio Corte San Lazzaro

San Martino Gusnago








Ex Oratorio

Villa Cappella




Parrocchia di Ceresara

Nella visita pastorale del 1544 è riferito che “sub dicta parochia est quedam ecclesia campestris sub invocatione Sanctae Mariae della Possenta” (Putelli 1934).
Nel 1569 l’oratorio della Possenta, con l’annesso beneficio, venne unito alla parrocchia di Castelgrimaldo con l’obbligo da parte del parroco di celebrare una messa la domenica e le feste di precetto.
Nel 1959 l’oratorio venne riaggregato alla parrocchia di Ceresara (Pelati 1980).


Parrocchia di San Martino Gusnago

Pieve di San Martino sec. XI - sec. XIII

Pieve della diocesi di Mantova.
La “plebs de Gusfenago", da identificare con la pieve di San Martino Gusnago, circoscrizione battesimale di un "fundus" che in epoca longobarda era incluso nel territorio civile di Sirmione, è compresa nell’elenco delle pievi di giurisdizione della diocesi di Mantova del 1037, appartenenza confermata negli atti successivi del 1045 e del 1055.
Nel secolo XIII la chiesa di San Martino Gusnago, retta da un arciprete, era officiata da un collegio canonicale (Marani 1977).

San Martino Gusnago è attestata fin dall'epoca longobarda, nell'VIII secolo, come sede di una chiesa alle dipendenze del monastero femminile di San Salvatore, dedicata a San Martino, che con il tempo darà il nome anche all'abitato.
Tre documenti parlano di questa località, dal 760 al 771.
(wikipedia)


Parrocchia di Villa Cappella

Nella visita pastorale del 1544 è riferito che “sub dicta parochia extat quedam ecclesia campestris sub titulo Sancti Faustini” (Putelli 1934).
Nella visita apostolica del 1575 si precisa che la chiesa di San Faustino e Giovita “unita est dicte ecclesia parochiali della Capella, cum olim, et ipsa parochialis esset, de hac tamen unione nihil aliud in scriptis haberi potuit” (Visita Peruzzi 1575).