Madonna della Salute

Goito



La chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro, venne eretta a basilica minore con titolo di Madonna della Salute nel 1946.
All'interno della chiesa, è conservato un busto di Madonna in terracotta del 1400 ritrovato fra le macerie delle mura del castello dopo il terremoto del 1702. L'opera è testimonianza della devozione per la Madre di Dio particolarmente viva a Goito.



Alla Madonna della Salute è dedicata la terza cappella laterale con una volta a semicerchio e arco di circonferenza fatto a cassettoni di stucco poggiante sulle due lesene prospicienti la navata.






Dipinti di Claudia Marchi






Madonna esposta alla porta della chiesa nel mese di maggio

Preghiera alla Madonna della Salute

S. Messa presieduta dal Card. Pietro Parolin


Oratorio di Massimbona

Goito



La Chiesa, dedicata a San Pietro in Vincoli, non ha una precisa data di fondazione, ma si suppone che sia stata fondata dai monaci benedettini nel corso dei secoli XI-XII.
Di impronta romanica, con il soffitto a capriate, a navata unica, presenta alle pareti affreschi di notevole importanza emersi alla fine degli anni 90 del secolo scorso.





Oratorio (Claudio Gobbetti)

La chiesa di Massimbona



Opera di Claudia Marchi






Parrocchia di Goito Tel. 0376/60139


Oratorio dell'Angelo custode

Goito



La chiesa dell'Angelo Custode è stata costruita all'incirca nel 1750 su volere dell'allora priore Don Antonio Reggiani.
La piccola chiesa ha, secondo la devozione popolare, la funzione d'invocare la protezione per uomini ed animali da una delle frequenti pestilenze che colpivano a quell'epoca il mantovano, ma anche per far riflettere che: ogni uomo è aiutato a vivere il pieno compimento del piano divino, nel proprio giusto cammino esistenziale, oltre che dalla grazia, dall'intelletto e dalla libera volontà nell'agire, anche dal proprio "angelo custode".

La chiesa riprende la tipologia tipica degli oratori campestri.
La facciata termina con il tetto a capanna ed è carattetizzata dalla presenza del portale centrale di ingresso sormontato da una finestra rettangolare. Il campanile a pianta quadrata è proporzionato alle dimensioni della chiesetta e realizzato in mattoni a vista.
La chiesa ha un'unica navata e termina con un presbiterio rettangolare.

 


Dipinto di Claudia Marchi


Chiesa della Divina Misericordia

Torre di Goito





Chiesa di San Lorenzo diacono e martire

San Lorenzo Goito





La chiesa campestre di San Lorenzo databile prima del 1500 si trova nella piccola località omonima in ambiente prettamente rurale.
Possiede una fisionomia architettonica tipica delle piccole pievi con struttura in cotto.
La facciata termina con un tetto a due falde. Al centro si trova un portale ligneo ad arco circondato da una cornice, superiormente a questo un rosone circolare,
due finestre con inferriate ai rispettivi lati.
La chiesa è ad un'unica navata terminante in una piccola abside semicircolare.
(beweb)

 


Acquerello di Claudia Marchi




Oratorio

Calliera Goito






Chiesa della Beata Vergine Maria dei Miracoli

Sacca di Goito



La chiesa di Sacca era stata edificata intorno al 1967 dalla Famiglia Galtrucco (ricchi proprietari terrieri) e successivamente donata alla popolazione locale.


Chiesa di San Bartolomeo

Vasto di Goito



Da memorie dell'archivio parrocchiale risulterebbe che la chiesa e l'attiguo cimitero siano stati consacrati nel 1470.
La chiesa di Vasto si trova al margine del paese. La sua facciata è tripartita da lesene di ordine dorico e divisa in due ordini. Le parti laterali sono leggermente concave e ospitano nicchie, nella parte centrale si trova il portale d'ingresso sormontato da una bifora. Il frontone si conclude con un timpano mistilineo.
La pianta è ad un'unica navata con due cappelle, una per lato, e termina in un'abside semicircolare.
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(beweb)




Opera di Claudia Marchi



Chiesa di Santa Rita da Cascia

Maglio di Goito



La chiesa di Maglio realizzata intorno al 1950 è intitolata a S. Rita e voluta fortemente dall'allora priore mons. Giulio Ghidoni.
Costruita dalla Famiglia Marenghi su area donata alla Parrocchia dalla Famiglia Moschini.

La chiesa del Maglio, si trova ai margini del paese, ha linee molto sobrie.
La facciata, in mattoni a vista, è molto slanciata e termina con un tetto a capanna, e due ali laterali, più basse. Le altre pareti esterne sono intonacate e tinteggiate.
La pianta è ad un'unica navata terminante in una piccola abside, in cui si trova l'altare.
All'interno dipinti raffiguranti la Sacra Famiglia e la morte di San Giuseppe.
(beweb)




Oratorio Santissima Trinità
(proprietà privata)

Cerlongo Goito





Opera di Alessandro Dal Prato


Oratorio S. Carlo Borromeo

Corte Mussolina Goito

La corte presenta al suo interno un oratorio costruito nel secolo XVIII dedicato a S. Carlo Borromeo. È presente un’unica tela che funge da pala d’altare raffigurante nella parte superiore la S. S. Trinità e nella parte inferiore San Carlo insieme a diverse suore in preghiera.
Attualmente è proprietà privata.





Oratorio San Pio V

Corte Bell'Acqua di sotto Goito

La Chiesa di S. Pio V costruita nel 17°sec. , ridotta a porticato, venne costruita sul territorio dell’antica corte agricola.


Oratorio San Carlo Borromeo

Villa Bardellona di Goito

La villa Bardellona è affiancata sulla sinistra da un corpo più basso, l’oratorio nato nel 1700 dedicato a San Carlo Borromeo.



(Comune di Goito)
https://www.sordello.it/territorio/itinerari-goitesi/itinerari-goitesi-le-corti-e-le-frazioni-del-comune-di-goito/



Parrocchia di Cerlongo di Goito

Nella visita pastorale del 1902 sono ricordate le chiese di Sant’Antonio di Padova, la chiesa della Beata Vergine dei Lucchini, la chiesa dell’Angelo Custode (Visita Origo 1901).


Parrocchia di Goito

Alcuni documenti del secolo XI e XII testimoniano di una chiesa dedicata a Santa Maria Vergine madre di Dio (Marchioro 1990), mentre dal "liber decime imposite Mantuano clero" degli anni 1295-1298 si ha notizia della chiesa "Sancti Martini de Godio" (Lombardia et Pedemontium 1990).
Già dalla visita pastorale del 1544 è testimoniata la presenza della chiesa campestre di San Lorenzo, della chiesa campestre di Massimbona, officiata da un cappellano, e della chiesa della disciplina “sub invocatione Sanctae Magdalenae”, (Putelli 1934), quest’ultima confermata anche nella visita apostolica del 1576 (Visita Peruzzi 1575).
Nella visita pastorale del 1776 vengono nominati l’oratorio della confraternita della Trinità, l’oratorio della compagnia dei Crocesegnati, l’oratorio detto della Chiesuola dei padri Carmelitani, l’oratorio in San Lorenzo, l’oratorio di “ius patronato” dei Cavriani e Custoza alla Massimbona, l’oratorio alla Bellacqua di ragione dei Todeschini, l’oratorio del Brolazzo (Visita Pergen 1775).
Nella visita pastorale del 1902, sono ricordate le chiese di San Pietro in Vincoli, San Lorenzo, l’oratorio del “cav. Boldrini” (Visita Origo 1901).
In “Le chiese Goitesi, storia, arte, tesori” di Marchioro sono ricordate inoltre le chiese della confraternita della Santa Croce, la cappella del convento dei Cappuccini dedicata a Maria Vergine Immacolata Concetta, l’oratorio di San Carlo Borromeo. Viene riportato i
noltre un elenco delle chiese scomparse che sono la chiesa campestre di San Sebastiano, demolita alla fine del 1500, l’oratorio dei Santi Faustino e Giovita, demolito nel 1725, l’oratorio della Madonna del Sepolcro, distrutto nel 1982, l’oratorio di Maria Vergine, sconsacrato alla fine del 1700 (Marchioro 1990).