Santuario Madonna dei Miracoli
Pieve San Benedetto Abate
Gonzaga
Da Donesmondi, Istoria ecclesiastica di Mantova, 1612:
Pieve Santa Maria
https://santuariogonzaga.altervista.org/
Oratorio Immacolata Concezione
Gonzaga
All'Immacolata è dedicata la chiesetta fatta costruire dalla famiglia Piacentini nel 1869, di fronte al civico ospedale.
Nel 1868 il commerciante Luigi Piacentini finanziò l'intervento
di demolizione del vecchio oratorio, ormai in pessimo stato di
conservazione, costruito dalla famiglia Susani. In sostituzione del
vecchio edificio ne fece costruire uno nuovo, a vantaggio della
popolazione per la difficoltà a raggiungere la chiesa
parrocchiale, allora del tutto esterna al paese. Il 29 novembre del
1869 la nuova chiesa fu aperta.
La chiesa dell'Immacolata Concezione è in stile neoclassico,
molto semplice e ridotta nelle forme. La facciata è
quadripartita da lesene, poco profonde, che appoggiano su un basamento
e sorreggono una trabeazione su cui è impostato il timpano
triangolare. Al centro si trova il portale d'ingresso, sormontanto,
poco più in alto, da una serliana. Lateralmente le stesse
serliane, questa volta tamponate, sono collocate nei tre spazi
individuati dalle lesene, e in cui si trovano nella parte bassa tre
finestre rettangolari. Il campanile è collocato sul lato destro
del presbiterio.
La pianta è ad un'unica navata terminante con presbiterio e un'abside semicircolare.
Chiesa di San Carlo Borromeo
Ronchi
1938 - 1939 (costruzione chiesa)
Il 4 novembre
1938 monsignor Carlo Calciolari depose la prima pietra e lo stesso
giorno dell'anno seguente fu benedetta dal vescovo monsignor Menna.
La chiesa di S. Carlo Borromeo è una costruzione isolata in
mattoni a vista, costruita negli anni '30 del secolo scorso, in
prossimità di un piccolo monastero, ora non più presente.
La chiesa è di ridotte dimensioni; la facciata termina con un
tetto a due falde che sottolinea l'asse di simmetria in cui sono
collocati il portale d'ingresso e una finestra circolare soprastante.
Sui lati monofore ad arco e lesene, poco sporgenti, ripartiscono la
parete.
La chiesa è a navata unica terminante in un presbiterio, di
più strette dimensioni, che si conclude con un'abside
semicircolare.
(beweb)
Oratorio Villa Maraini Guerrieri
XVIII
Palidano
Oratori Villa Strozzi
1630-1700
Begozzo Palidano
Il complesso è costituito dalla villa situata in posizione quasi baricentrica rispetto ai due oratori
che sorgono lungo due linee perpendicolari alla facciata della villa; i
due piccoli edifici religiosi sono stati nel tempo collegati alla villa
andando a costituire un impianto ad U.
L'intero complesso è stato gravemente danneggiato dal sisma 2012.
1777
Parrocchia di Bondeno
Nel territorio della parrocchia nel 1575 è presente l'oratorio della Concezione della Beata Vergine Maria; nel 1755 gli oratori sono cinque: Santa Maria della Neve alle Marzette, Santissima Annunciata alla Ballona, Sant'Antonio da Padova alla Quaranta, San Benedetto
al Bondanazzo (dove esisteva anche una pieve matildica. Probabilmente legata ad un passato di antica
pieve matildica, la parrocchia di
"Bondanazzo" fu eretta verso gli anni
settanta del Quattrocento, grazie all'apporto
della popolazione locale, che agli inizi del
secolo XVI risulta godere del diritto di nomina
del rettore. Nel 1532 il giuspatronato passò a
Federico Lombardi, con bolla papale. La
parrocchia tornò ad essere di nomina
vescovile nel 1773 (Zagni 1999) e San Gaetano all'Agnella (Zagni 1999); agli inizi del secolo XX è segnalata solo la chiesetta del cimitero (Visita Origo 1901).
Parrocchia di Gonzaga
Nel territorio della parrocchia è rilevata
la presenza dell'oratorio di Maria Immacolata
degli eredi Piacentini (Visita Origo 1901).
Parrocchia di Palidano
Nel territorio parrocchiale si trova l'oratorio di
Sant'Agostino vescovo, in località Begozzo,
la cui proprietà spetta ai marchesi Strozzi
(Visita Bellè 1837-1840), oratorio sempre
soggetto alla parrocchia anche nel
Novecento (Visita Origo 1901).
Un oratorio
pubblico della famiglia Palazzi è nominato
solo nella visita pastorale del vescovo Bozzi,
nel 1824, quando è detto però già cadente e
abbandonato da anni; così pure per l’oratorio
privato presso il palazzo dei conti Zanardi
(Visita Bozzi 1824-1827).
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