Santuario Beata Vergine Maria Incoronata
Mantova
Disegno di Carlo D'Arco
https://santuarioincoronatamn.altervista.org/
Santuario Madonna del Terremoto
Mantova
https://madonnadelterremotomn.altervista.org/
Oratorio delle Ancelle di Carità
Mantova
Da Guida numerica alle case e agli stabilimenti ..., 1858:
Ex Oratorio Santa Maria del Melone
Mantova
L'oratorio di Santa Maria del Melone (o oratorio di Santa Croce) era un
edificio religioso di Mantova, situato in via Cavour e ora scomparso.
L'oratorio venne donato da san Carlo Borromeo nel 1579 alla confraternita di Santa Croce, che provvide al rifacimento nel 1600.
Al suo interno erano presenti varie opere pittoriche, tra cui una tela
della Vergine, opera di allievi di Girolamo Mazzola e una Crocefissione
del fiammingo Jacob Denys di Anversa.
L'oratorio venne soppresso nel 1786, mutando destinazione d'uso.
Le colonne esterne e una lapide ne ricordano l'antica presenza.
(wikipedia)
La scritta è in latino e tradotta significa: "Sotto Clemente
VIII pontefice massimo, regnando il serenissimo Vincenzo Gonzaga, duca
e protettore nostro, e reverendissimo frate Francesco Gonzaga, vescovo
di Mantova, i confratelli della Santa Croce questo oratorio, per
favorire il decoro del giuspatronato della nobilissima famiglia
Borromeo, a spese proprie e con le elemosine dei devoti ampliando e
abbellendo ripristinarono l'anno della salvezza 1600".
Da Descrizione delle pitture, sculture e architetture ..., Giovanni Cadioli, 1763
Da Guida numerica alle case e agli stabilimenti ..., 1858
Oratorio San Gottardo
Mantova
1450
Da Guida numerica alle case e agli stabilimenti ..., 1858
Cappella Istituti Redentore
Cappella del Seminario vescovile
Oratori non più esistenti
Da Guida numerica alle case e agli stabilimenti ..., 1858
(attiguo alla Chiesa di Santa Maria della Carità)
Mantova
Nel territorio della parrocchia S Gervasio e Protasio sono presenti
gli oratori della Sacra Famiglia, retto dalle
madri Orsoline, della Casa di Provvidenza,
intitolato all'Immacolata e dell'Orfanotrofio
femminile (Visita Origo 1901).
La Parrocchia di Ognissanti ebbe alle sue dipendenze la chiesa
sussidiaria di (Visita Bellè 1837-
1840; Rosso 1851) e l'Sant'Orsolaoratorio
dell'Immacolata Concezione delle Ancelle
della Carità (Visita Origo 1901).
La sua giurisdizione comprendeva anche il
civico ospedale (cappella) (Visita Origo 1901).
Dal 1826 la Parrocchia di San Barnaba ebbe come sussidiaria la chiesa di
San Maurizio martire (Visita Bellè 1837-1840;
Rosso 1851; Visita Origo 1901).
La parrocchia di San Leonardo ha come sussidiaria la presso l'ospedale militare e sotto la sua giurisdizione sono gli chiesa di Maria Vergine Immacolata, gli oratori di San Gottardo e di San Giuseppe (privato, appartenente all'omonimo istituto) (Visita Origo 1901).
Parrocchia di San Pietro: nel secolo XVII sono presenti un oratorio,
dietro la cappella della Beata Vergine Maria
Incoronata, che serve come "ripostiglio", la
chiesa di San Paolo e la chiesa di Santa
Maria del Melone ora di Santa Croce, dove vi
è la società della Santa Croce (Visita
Cattaneo 1676).
Parrocchia San Pio X: nel
1958 viene costruito l’oratorio con annessa
casa canonica (Cittadella 1991).
Parrocchia Sant'Apollonia: nel territorio della parrocchia si trova
l’oratorio di San Gaetano da Thiene,
appartenente alle Pie Case di Ricovero ed
Industria. (Visita Origo 1901).
Parrocchia Sant'Egidio: nel territorio della parrocchia è segnalata la
presenza della chiesa di Santo Spirito e di tre
oratori: il primo posto nello Stabilimento degli
Orfani, il secondo in Casa Andreasi, dedicato
alla Beata Osanna, e l’ultimo in Casa
Gazzini, di proprietà della contessa Brigida
Gazzini Rizzini (Visita Bellè 1837-1840).
Nel
1851 invece, risultano presenti l’oratorio della
Casa del Redentore e l'Orfanotrofio maschile
(Rosso 1851).
Parrocchia Santa Caterina: nel XVII secolo le è soggetta la cappella
della Beata Maria presso Porta Cerese
(Visita Cattaneo 1676; Visita Vialardi 1689).
Parrocchia di Formigosa
Nel 1544 la parrocchia ha soggetta la chiesa campestre di San Martino, in rovina (Putelli 1934). Un secolo dopo sono attestati l'oratorio di San Francesco a Castelletto, costruito dai signori Facini (altrove si dice Fantini) in un loro fondo e la cappella privata nella corte di Francesco Zanata (Visita Cattaneo 1676).
Nel 1775 risultano soggetti alla parrocchia tre oratori
di cui non si sa l'intitolazione: il primo, appartenente ai padri
Crociferi di Mantova, il secondo alla famiglia Sissa di Mantova,
di recente erezione, il terzo, appartenente ad Angelo Corsini, eretto
per autorità vescovile attorno al 1735 circa (Visita Pergen
1775).
All'inizio del secolo XX sono presenti l'oratorio della Beata Vergine e l'oratorio di San Giovanni Battista (Visita Origo 1901).
Parrocchia di Frassino
Nel 1566 papa Pio V (Visita Origo 1901) trasferì la cura delle anime dalla chiesa di Cipata all'oratorio di Santa Maria del Frassino,
che era officiato dai Padri Carmelitani della Congregazione mantovana
(Visita Peruzzi 1575). Nell'occasione venne eretta l'attuale chiesa,
che subì successivamente trasformazioni che non nealterarono la struttura originaria.
Nel secolo XVII, nel territorio della parrocchia sono presenti: l'oratorio nella corte detta "Olmo Longo", edificato dalla famiglia del conte Annibale Chieppio, vicino al loro palazzo, quello di Sant'Antonio da Padova, costruito da pochi anni, quello di Cipata, di diritto del Seminario, e di San Michele,
contiguo alla casa del marchese Zanetti, tutti da molto tempo non
celebrati e perciò interdetti dal vescovo Cattaneo (Visita
Cattaneo 1676).
All'inizio del secolo XX è ancora presente l'oratorio di S. Liborio (a Olmo), dei conti D'Arco, attestato insieme a quelli di Sant'Antonio da Padova dei signori Fioravanti e l'oratorio di San Gerolamo a Stradella (Visita Origo 1901).
Parrocchia di Cittadella
È presente inoltre la casa
religiosa e chiesa di Santa Maria in Porto o
dei Padri Serviti soppressi, "ora in beneficio
perpetuo chiamata abbazia per autorità
apostolica" (Visita Cattaneo 1676)
Nel primo decennio del Seicento gli abitanti di Schiarino e delle corti
limitrofe dipendevano dalla parrocchia di S. Michele in Porto (attuale
Cittadella); ma disponevano di una piccola chiesa campestre, edificata
dai proprietari del tempo, presumibilmente tra il 1580 e il 1590 sui
loro terreni, a lato della via comune.
(Antonio Gaioni)
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