Santuario Beata Vergine della Comuna

Comuna Ostiglia



http://www.santuariodellacomuna.altervista.org/



Opera di Alessandro Dal Prato



Opera di Ornella Fiorini



Santa Maria in Castello

Ostiglia



La Chiesa di S. Maria in Castello risale al 1152, anno di costruzione della fortezza ostigliese. Fu Ermanno, governatore di Verona, che decise di affiancare al Castello una Cappella dedicata alla Regina dei Santi.
L'antico edificio, di architettura romanica, era probabilmente con facciata a capanna e tutt'ora visibili nell'interno della torre campanaria vi sono una serie di archetti ciechi che segnano il profilo a spioventi dell'originario tetto.

Sul finire del '200 la Chiesa venne ampliata e, come segnala il Caiola questa nuova fase architettonica è dimostrata dal grosso arco a sesto acuto che ancora oggi è osservabile sull'esterno del campanile. La torre campanaria, anch'essa gotica, venne costruita sull'antica abside della Chiesa e probabilmente agli inizi del '600 venne trasformata per accogliere il primo campanone di Ostiglia fuso nel 1616.



Del '300 sarebbe anche il pregevole affresco, raffigurante il Crocefisso affiancato da figure dolenti, che appare sul muro di fondo. Don Gaetano Boccaletti segnala che nel 1817 in occasione della costruzione di una nuova sacrestia, demolendo un muro, sono venuti alla luce affreschi e colonne oltre all'immagine di S. Biagio. Gli affreschi vennero giudicati anch'essi del '300.


Agli inizi del XIX secolo vennero aggiunte le due navate laterali e la nuova facciata; si ampliò anche la canonica attigua. La Chiesa restò adibita al culto sino al 1896, quando venne costruita la nuova Chiesa di S. Maria Assunta. Nel 1925 venne venduta ai fratelli Paganini che la utilizzarono come officina meccanica.




Nel 1944 un bombardamento la distrusse quasi completamente lasciando in piedi l'abside con la torre campanaria e le colonne della navata sinistra. Dell'antica Chiesa restano tuttavia diverse testimonianze. Nella Chiesa di S. Maria Assunta sono conservati: l'altare maggiore barocco, due altri altari in marmo, diversi quadri ed il Cristo Morto (opera lignea). Il soffitto a cassettoni, decorato a tempera, è conservato invece nella Biblioteca del Conte V. Cini di Monselice. La Via Crucis, composta di 14 tele risalenti al '700, è presente nella Parrocchiale di S. Michele Arcangelo di Villa Poma.
(https://digilander.libero.it/ostiglia/castello.html)



Oratorio del Cristo

Ostiglia







Oratorio San Giovanni Nepomuceno

Ostiglia



I barcaioli del Po offrirono l'oratorio del 1738 alla devozione del Paese.
Al suo interno è conservata una statua di San Giovanni Nepomuceno a proteggere l'abitato dalle piene del fiume Po.

Da Storia di Ostiglia di Zanchi-Bertelli, 1841:





All'Oratorio dedicò una novella Tomaso Monicelli nel 1908.



Oratorio di Santa Marta

Ponte Mulino







Chiesa di San Bernardino da Siena sacerdote

Correggioli



   

XIV - XV  (costruzione campanile preesistente)

L’antica chiesa di Correggioli sorse accanto al campanile che le è precedente.
L’antica chiesa di Correggioli, ora non più utilizzata e nemmeno accessibile al pubblico, rimane come monumento.
(Beweb)


Cappella del cimitero

Ostiglia











Oratorio Santa Croce

(non più esistente)





(Da Storia di Ostiglia di Zanchi-Bertelli, 1841)



Parrocchia di Ostiglia

Nel territorio parrocchiale si trovano la chiesa vecchia di Santa Maria del Castello, gli oratori di Sant'Antonio abate, appartenente all'ospedale, quello di San Giovanni Nepomuceno, appartenente al municipio, quello di Santa Marta a Ponte Mulino, del signor Strinasacchi Luigi ed infine il santuario della Beata Vergine della Comuna (Visita Origo 1901).