Pieve di San Fiorentino martire

Nuvolato di Quistello



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Oratorio di Santa Lucia

Santa Lucia di Quistello



1650

Da una nota dell’inventario dell’arciprete della chiesa di S. Fiorentino in Nuvolato, D. A. Maestri, si legge che l’oratorio di S. Lucia è stato edificato nel 1600.
La piccola chiesa di Santa Lucia è un edificio costruito nel verde di quello che sembra un giardino di casa, anche per questo, se non si presta attenzione, si rischia di non vederla, essendo la chiesa indietreggiata rispetto la strada.
La chiesa presenta un aspetto elegante e sontuoso, pur nella sua semplicità.
(beweb)

 









Oratorio Gaidella

Quistello









Oratorio Corte Grossa

Corte Grossa Quistello









Oratorio Gabbianella

Corte Gabbiana San Rocco Quistello

1777 - 1883










Oratorio

Corte Crema Bondanello










Pieve di Quistello

La chiesa preesistente era matildica, situata più a sud di quella attuale, ma, divenuta inadeguata per l'accrescimento della popolazione e forse anche per il degrado, fu abbattuta e sostituita con una nuova, la cui costruzione è iniziata nel 1735, durante l'amministrazione del priore don Orsi. 



Parrocchia di Nuvolato

La chiesa di San Fiorentino è citata per la prima volta in un documento del 1059; nel 1072 risulta soggetta alla diocesi di Reggio e, ancora, nel 1219 era una delle chiese subordinate alla pieve di Santa Maria di Coriano (Manicardi 2001).
Nel territorio parrocchiale si trova l'oratorio pubblico di Santa Lucia, appartenente nel secolo XVII alla famiglia Kliner, mentre nel 1901 risulta di giuspatronato della famiglia Rami (Visita Origo 1901); nel secolo XVII inoltre è citato anche un oratorio intitolato alla Beata Vergine Assunta di proprietà della famiglia Ferrari (Visita Cattaneo 1676), che non compare nelle fonti successive. [G. Ann.]


Parrocchia di Quistello

Dalla visita pastorale del vescovo Cattaneo del 1676 si rileva la presenza nel territorio parrocchiale di alcuni oratori pubblici: tre si trovano a Gabbiana, uno intitolato alla Beata Vergine Maria e San Giovanni, costruito dal conte Giovanni Arrivabene presso il suo palazzo, uno presso il palazzo del marchese Annibale de Gazoldo e l’antico oratorio di San Rocco, con un cappellano eletto dai patroni conti Arrivabene; poi vi è l’oratorio pubblico della Santissima Trinità a Gaidella, una volta di giuspatronato di Ercole Bardelloni, dopo del marchese Ludovico Andreasi, che lo restaurò, ed in seguito di suo nipote marchese Ascanio Andreasi, con l’obbligo di mantenerne il cappellano celebrante (Visita Cattaneo 1676).
Ad inizio Novecento di alcuni di essi non c’è traccia, mentre ne sono citati di nuovi: oratori di San Rocco (di proprietà Calciolari), della Beata Vergine della Neve (di proprietà Moreschi), di San Ludovico Re (di Viani Oreste), di Sant'Ignazio (di proprietà Moschini) (Visita Origo 1901).


Parrocchia di San Rocco

La chiesa di San Rocco confessore in origine era un oratorio pubblico, già appartenente alla corte Gabbiana che fu proprietà di Matilde di Canossa nel 1082 e in successione agli eredi del casato. Nel 1964, con l'elevazione a parrocchia, l'edificio venne ampliato. (wikipedia)

L'origine dell'oratorio di San Rocco sembra risalire all'anno 1593, quando si costruisce l'oratorio "in subsidium" della chiesa parrocchiale di Quistello. Venne dotato dai maggiori proprietari del luogo e, con un atto notarile rogato alla presenza del vescovo Francesco Gonzaga, i beneficiari si impegnarono a versare una somma annua riservandosi il diritto di giuspatronato e l'onere della nomina del cappellano. In seguito il terreno su cui era edificato venne acquistato dai conti Arrivabene; nel 1676 si ha notizia di un nuovo oratorio pubblico che sostituisce il vecchio, costruito dal conte Giovanni Arrivabene (Ruberti 1991).
Su richiesta della comunità locale, l'oratorio di San Rocco viene eretto in parrocchia con decreto del 23 maggio 1964 dal vescovo Antonio Poma, con conseguente modifica del territorio delle limitrofe parrocchie di Quistello e San Giacomo delle Segnate (RDMn 1964).



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